UNA REAZIONE SCOMPOSTA
E’ accaduto ieri, accade oggi e accadrà purtroppo domani. Un video pubblicato da un padre ci porta ancora una volta a parlare di consenso. E allora, dopo tante parole, perché viviamo nell’epoca nella quale tutti hanno un bisogno spasmodico di parlare di tutto …… sempre, anche noi cadiamo nella rete e diciamo la nostra.
E lo diciamo ancora una volta, perché da quando siamo ragazze urliamo che abbiamo tutto il diritto di dire NO, anche un semplice gesto è sufficiente a manifestare il nostro dissenso.
Anche dopo aver dato un bacio possiamo decidere di non voler proseguire oltre e lo possiamo decidere indossando i pantaloni, una gonna, un costume e anche un indumento intimo.
Lo possiamo decidere alle prime ore del mattino, di pomeriggio di sera, in strada, a casa, nel letto o bevendo un caffè.
Lo possiamo decidere sempre, come sempre possiamo anche semplicemente cambiare idea.
Quel video è l’espressione di una certa cultura - perché per fortuna le cose cambiano e migliorano - che pretestuosamente alza i toni e apre una querelle anche tra i politici che per i loro equilibri di partito strumentalizzano la vicenda.
E allora noi prestiamo la nostra attenzione a tutte quelle persone che si sono soffermate a spiegare perché nel comportamento della ragazza non c’era nulla che potesse essere confuso per consenso. Questo è il cambiamento per il quale tutti i giorni lottiamo per contrastare la violenza di genere e questo è il cambiamento che ci da la forza di proseguire.
Continueremo a dire alle nostre figlie che possono sempre scegliere quando dire no e continueremo a dire ai nostri figli che devono sempre rispettare quei no!
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