NO alla “riforma” contro donne, bambine e bambini!!

Siamo forse in un futuro distopico, dove il portavoce di un disegno di legge che lede i diritti di bambine/i e delle donne, specialmente quelle vittime di violenza, sale in cattedra a spiegare, in un luogo formativo per avvocati, come cancellare con un segno rosso i principi della Convenzione di Istanbul? 

Ebbene no! È incredibile ma vero che a ridosso del 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, a Parma si discuterà, in nome dell’esigenza di una riforma dell’affido condiviso, di nuovi sistemi per separare i figli dalle proprie madri invocando la bigenitorialià perfetta, il mantenimento diretto e la tesi di alienazione parentale, che trae origini dal purtroppo famoso Richard Gardner, teorico della pedofilia e dell’abuso in famiglia, messo al bando da tutta la comunità scientifica internazionale. 

Non possiamo credere, che nel nostro Paese (che da sempre si batte per solidarietà e per diritti delle donne e dei bambini/e) presso la Camera civile di Parma verrà spiegato come far trionfare meglio i diritti dei padri e colpire le madri che, con grandi difficoltà, vivono una quotidianità al limite della sicurezza. 

Non bastano i titoli dei relatori per dimostrare la scientificità dei contenuti, se si vuole discutere di affido condiviso partiamo dalla legge vigente e dalla relativa applicazione, non troviamo escamotage per colpire le donne e i bambini/e. 

I bambini e le bambine sono persone preziose, sono il nostro futuro, non mezzi da utilizzare per ferire le donne! 

Non si riesce proprio ad archiviare davvero il ddl Pillon e a ripartire dai diritti dei bambini e delle bambine? 

 

 

 

 

 

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